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Sperimentazioni

23 luglio 2012
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Mi è già capitato di scriverlo, la diagnosi e poi le cure hanno cambiato radicalmente il mio modo di rapportarmi con certi eventi e situazioni. Mi sono scoperta fragile e con la lacrima facile, e l’unica via d’uscita è stata quella di evitare con accuratezza tutto ciò che avrebbe potuto alterare il mio equilibrio.

Il cambiamento avvenuto due anni fa mi aveva destabilizzato, non riconoscersi dal punto di vista emotivo accentua le insicurezze che la diagnosi porta con sé, ma poter attribuire lo scompenso a una mera questione chimica dovuta all’infusione dei chemioterapici mi aveva risollevata. Questione di tempo, pensavo e speravo, e poi pian piano troverò un nuovo equilibrio.

E così sono riuscita a fare una cosa che da molto mi ripromettevo: mettermi alla prova e testare il livello della mia sensibilità.

Io ho sempre amato i gialli, ancor più i thriller, il genere horror molto meno anche se adolescente ho visto diversi film. Ma ovviamente  è da molto che evitavo questo genere. Finalmente c’è stata l’occasione e mi sono vista diversi corti di genere horror. Alcuni più raccapriccianti di altri, alcuni con una trama molto originale, tutti molto ansiogeni. Li ho visti tutti, ho dovuto chiudere gli occhi solo in un caso e alla fine ne sono stata molto soddisfatta.

Può sembrare una cosa da poco ma per me è stato come fissare un punto. Ci sono parti di me, interessi e passioni, che la malattia non si è portata via. Le ha fatte mettere da parte per un po’ ma ora posso riprendermele. La carica di adrenalina che un buon thriller sa dare è unica, ed io mi sento di nuovo pronta per gustarmeli.

 

15 commenti leave one →
  1. 23 luglio 2012 16:14

    Ottimo ri-inizio in thriller! Un abbraccio

  2. 23 luglio 2012 17:18

    tu pensa che durante tutte le terapie avevo smesso di leggere, non riusivo a concentrarmi, tutto mi faceva paura, tutto mi metteva ansia, poi alla fine ho preso a mano la Kinsella,che non è il massimo e da lì ho ricominciato a leggere, bisogna auto-violentarsi a volte, per avere un risultato che ci faccia tornare ad un po’ di vita pre-cancro

    • 24 luglio 2012 22:52

      ad un certo punto bisogna mettersi alla prova, non si può tornare indietro però riprendersi alcuni spazi è benefico.
      …e la kinsella è ottima per leggere spensierati 🙂

  3. 23 luglio 2012 18:25

    Durante la chemio non guardavo più E.R. e Dottor House. Prima erano un appuntamento fisso.
    Mi veniva da vomitare ogni volta che vedevo una flebo ed è andata avanti per mesi anche dopo le cure. Può sembrare una sciocchezza, dall’esterno, ma il riaffrontare cose che durante le terapie si erano sospese è una riconquista non da poco. BRAVA!

    • 24 luglio 2012 22:58

      Romina, hai compreso perfettamente il senso di ciò che volevo dire, sembra davvero una banalità quello che ho fatto ma per me ha rappresentato moltissimo!

  4. Patrizia permalink
    24 luglio 2012 07:32

    Altro piccolo passo nel recuperare la propria vita, a dimostrazione che stai andando alla grande! Buona giornata 😉

  5. widepeak permalink
    24 luglio 2012 09:23

    paurissima!! nel mio caso non è stata la diagnosi, diciamo che sono sempre stata una paurosona/piagnosona davanti ai film. ma da quando ho avuto le bimbe proprio
    non tollero horror/splatter/o la troppa tensione! sulle cose piagnosone invece vado bene, mi piace stare lí a smocciolare commossa, è liberatorio 😉

    • 24 luglio 2012 23:05

      eh sì, anche la gravidanza aveva messo un bel freno alle mie passioni! Davanti a un bel film piagnosone non mi tiro indietro, anzi a volte me lo vado a cercare se sento il bisogno di farmi un bel pianto. diciamo però che sono onnivora, mi piacciono film romantici, ma anche di fantascienza, quelli cappa e spada,… 🙂

  6. rita permalink
    25 luglio 2012 14:00

    Avanti così, un passetto alla volta e si fanno chilometri. Bacio cara

  7. 25 luglio 2012 18:53

    Io ho pianto come una fontana guardando Billy Elliot insieme ai bambini.
    Epperò io non ho nessuna scusa ;D!

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