L’imprevedibile viaggio di Harold Fry
Ho terminato da pochi giorni questo libro e continuo a beneficiare del gusto dolce e melanconico che mi ha lasciato.
Harold Fry è un pensionato che vive con la moglie e inaspettatamente un giorno riceve la lettera di una vecchia amica. Le notizie non sono buone, sta morendo in una clinica di una cittadina molto lontana dal posto in cui vive lui.
Cosa fare quando si scopre che una persona cara ha il cancro? La prima cosa che fa Harold è scrivere una lettera in risposta, ma quando sta per imbucare la lettera si rende conto che non è sufficiente. La decisione di cosa fare avviene senza che lui se ne renda davvero conto. Inizia un viaggio, a piedi, per raggiungere la sua amica, con la speranza che rimanga in vita, con la speranza di poterla salvare.
Si può sorridere o scuotere la testa di fronte all’ingenuità di Harold, ma il suo gesto, i suoi pensieri, i suoi sentimenti sono descritti con tale vividezza e forza che si rimane affascinati e imbrigliati, e si scorrono le pagine per restare avvinti da questa magia.
Il viaggio diventa occasione per ricordare il passato, indagare e capire meglio il rapporto con la moglie, il figlio, i colleghi di lavoro. Un viaggio interiore che inizia con i primi passi. E chi si dedica ad attività fisiche come il passeggiare lo comprende. Quando liberi la mente il pensiero insegue strade inaspettate, fa riflessioni audaci.
E ovviamente nel viaggio incontra persone di ogni tipo, e anche queste diventano parte importante della sua crescita interiore.
E’ un libro che merita di essere letto, fa sognare e riflettere, fa toccare con mano la difficoltà e il bisogno di aiutare chi ci sta a cuore, fa riflettere sul modo in cui i rapporti possono lentamente deteriorarsi nel tempo, giorno dopo giorno.
Al termine della lettura ho cercato di capire cosa mi avesse preso con tale forza. Penso che uno dei motivi sia stato che probabilmente tutti noi, malati e non, vorremmo avere accanto qualcuno come Harold Fry, capace di un gesto così intenso, che crede nell’impossibile. Quando si affronta una malattia come il cancro, sia nelle veste di malato che di parente, o amico, una buona dose di fiducia, cieca, intensa e totale ci vuole. E questo libro riesce a trasmettere questa fiducia.
Non è un libro sul cancro, non insegna ad affrontare il cancro. Ma riesce a trasmettere coraggio e fiducia, serenità e accettazione.
“.. bisogna fidarsi di ciò che non si conosce e buttarsi. Credere di poter fare la differenza”
Uau! Mi ha fatto venire voglia di leggerlo! Difficile trovare un uomo (soprattutto) che sappia tanto leggersi dentro…io purtroppo ho accanto a me un uomo introverso che difficilmente dice ciò che prova…….magari leggendolo potrei trovare qualche spunto per migliorare! Sei sempre super! grazie! buona continuazione e alla prossima lettura!
Temo Isabella che non troverai suggerimenti di questo tipo ma merita comunque una lettura 🙂
e’ nella lista dei desideri, da parecchio tempo, è già scaricato sull’e-book, ma per ora rimane in stand-by
Ci sono tempi che vanno sempre rispettati. :*
Lo scarichero’ sull ‘ ebook.
L’amicizia e’ anche fatta di gesti particolari…..a volte si vorrebbe poter fare di piu’, ma non sempre, purtroppo, e’ possibile…..
Ti abbraccio e ci sentiamo presto, promesso
Una presenza costante, nei momenti importanti, senza necessariamente gesti particolari, anche questa è amicizia. A presto, cara!
Me lo cerco subitissimo!
Poi fammi sapere 🙂
Già cominciato a leggerlo. Grazie! 😉
Spero ti lasci alla fine le belle sensazioni che ha lasciato a me 🙂
Bellissimo post recensione. Io non ci sono ancora riuscita a scrivere niente, tanto mi ha toccata, ma lo farò, perché lo merita proprio. È vero, non è un libro sul cancro, ma ci ricorda che la sofferenza è buona parte della vita e che fare finta non esista, fa male, logora, e poi ci vogliono chilometri per superare la menzogna.
E alla fine si paga il conto di ciò che si taciuto e nascosto..
attendo la tua recensione 🙂
Messo nella wishlist! Grazie per il suggerimento e gli spunti.
🙂 spero ti piacerà quanto a me!
Mi sembra bello!!! Da leggere! Grazie per la segnalazione!
A distanza di tempo le sensazioni sono rimaste, merita davvero 🙂
La trama assomiglia a quella di un film bellissimo che ho visto molti anni fa al cinema, Una Storia Vera, forse l’unico film di David Lynch che per me abbia avuto un senso… Leggerò il libro e se ti va di guardata il film, poi dimmi che ne pensi!
certo che mi va, i film sono una mia passione, l’unico problema è trovare il momento giusto: intanto me lo sono segnata, presto spero avrai mie notizie 🙂
Ciao Grazia. Ti avevo perso un po’ di vista. Oggi ritorno e leggo la recensione di questo libro che a me è piaciuto tantissimo. Ne ho parlato anch’io e della frase della ragazza della stazione di servizio ne ho fatto il proposito per il 2013 (siamo a marzo e lo sto disattendendo come tutti i buoni propositi!). Vale davvero la pena di leggerlo.
Un abbraccio Grazia.
Ciao Alice, sono felice che sia piaciuto anche a te questo libro! Penso però che tu mi stia confondendo con qualcun altra, non mi chiamo Grazia 🙂
Ecco, mi doveva capitare prima o poi. Ho confuso il nome, ma il blog lo avevo bene in mente. Sorry.
Nessun problema Alice, mi fa piacere che il blog fosse quello giusto ^__^
Ogni promessa è un debito. L’ho letto e mi spiace averlo finito. Libro bellissimo di cui cercherò di scrivere non appena l’onda dell’emozione si sarà placata. GRAZIE!
Sono proprio felice che ti abbia emozionata proprio come è accaduto a me, grazie di esser passata a dirmelo ^_^