Paura
Oggi la mia lezione di Qi Gong è saltata..
Ieri è accaduto qualcosa che mi ha spaventato a morte. Che mi ha fatto sentire minuscola e impotente. E anche se adesso posso dire che va tutto bene non è che le cose si siano risolte e si possano mettere nel dimenticatoio.
Ieri con mia sorella siamo andate a casa dei miei genitori. Ci ha aperto mio padre, si è riseduto subito in cucina dicendo che si sentiva “strano”. Il tempo di abbassare gli occhi un attimo e quando li rialzo lo vedo con la bocca un po’ aperta, sguardo vitreo e di un pallore mortale. Ci precipitiamo da lui, gli chiedo di stringermi la mano ma non reagisce. Mia sorella mi grida di chiamare il 118, mi precipito in corridoio verso il telefono, mentre entrambe chiamiamo mia madre. . temiamo un arresto cardiaco visti i suoi precedenti. Nel panico rispondo alle domande di rito (indirizzo, nome, cosa è accaduto) mentre vedo mia sorella che, disteso a terra mio padre, gli pratica il massaggio cardiaco. Tempo un interminabile minuto e riprende conoscenza..
Lo teniamo disteso a terra mentre aspettiamo l’arrivo dell’ambulanza, gli accarezzo il volto e penso come è strano guardarlo da quella prospettiva e penso che no, non sono pronta.
In ospedale gli fanno diversi accertamenti, e risulteranno tutti negativi. Il controllo del pacemaker ha evidenziato che a livello cardiaco non è accaduto nulla, la tac è negativa. Dopo una notte in osservazione lo hanno dimesso senza indicazioni per ulteriori accertamenti.
E allora io son contenta, sono felicissima che adesso sia a casa e che si senta bene. Ma sono inquieta perché mi chiedo cosa è accaduto e cosa sarebbe successo se non fossimo arrivate proprio in quel momento.
La mia mente è sempre lì, faccio altro, mi tengo occupata ma il pensiero lì torna.
Non si è mai pronti. E non si impara nemmeno mai ad esserlo.
Si incrociano le dita e si spera che tutti siano sempre sani e salvi a fine giornata…
Mi hai fatto venire i brividi. Io con mio padre ho un rapporto orribile (o meglio, non ho un rapporto) e però le tue parole mi hanno fatto effetto.
Sono però contenta che tutto si sia concluso in questo modo, non meriti altre preoccupazioni, oltre a tutte quelle che hai già.
Un abbraccio
Che paura! Lo immagino che il tuo pensiero resti fisso lì, a cosa sarebbe successo se tu e tua sorella foste arrivate troppo tardi. Ma invece siete arrivate, e tuo padre sta bene. Ti abbraccio forte
Mammamia… Immagino come vi sarete sentite… ma menomale che eravate lì e siete state prontissime per dargli tutto l’aiuto possibile. So che è inevitabile pensare a come sarebbe andata se non ci foste state ma per fortuna le cose sono andate come sono andate e ora è tutto ok.
Un abbraccio carissima!
E che angoscia! Immagino perfettamente la trepidazione e l’ansia.
Spero ora vada meglio. Un abbraccio
Siete arrivate… questo conta…
Si tratta ora di capire cosa ha determinato la situazione…
Siete arrivate…
Un abbraccio
quando le parti si ribaltano….
Capisco la tua paura, le domande senza risposta che aleggiano su di te e la consapevolezza di quello che sarebbe potuto accadere, ma intanto , per ora, tutto si è risolto, sperando che non si ripeta mai più.
Adesso dico la mia da perfetta ignorante; non potrebbe essere stato un calo glicemico? detta così, tanto per avanzare qualche ipotesi, perchè il non avere risposte alle domande è brutto.
Tesoro che spavento mi dispiace tantissimo.
Per fortuna tutto si è risolto per il meglio, ma certo ci vorrà qualche giorno prima che l’ansia e la paura scompaiano. Credo sia normale, sei un pochino sotto choc.
Ti abbraccio forte
Maude come hai fatto a iscriverti a questo blog?se te lo ricordi puoi fare gli stessi passaggi per entrare nel mio:-)
Tesora, mò ci riprovo. 🙂
Però qui non mi chiede una password, mi chiede email e sito web..
e io così ho fatto.
da te non so che pasword mettere..
Forza, ora è passato…un malessere, un calo pressorio, un calo glicemico….certo che dimetterlo con una “parola” in più, per tranquillizzarVi, non sarebbe stato male! L’importante è che ora stia meglio e che tutti gli accertamenti siano risultati negativi. Un abbraccio forte forte
E’ vero, non si è mai pronti…Io ho perso il mio papà tre mesi fa, dopo otto mesi di battaglia contro un cancro tanto agressivo, quanto veloce. E non ero ancora pronta a perderlo, nonostante vedessi il suo peggioramento di giorno in giorno.
Anche lui anni fa aveva avuto la stessa crisi che ha avuto il tuo papà, perdita dei sensi, rantolo, chiamata al 118 e poi tutto si è risolto nel giro di pochi giorni dopo i necessari esami. E anche nel suo caso non avevano saputo ben specificare cosa fosse successo: una crisi bradicardica, un calo di pressione o glicemico, mah…Fatto sta che tutti noi pensavamo con ansia che potesse avere delle ricadute che lo avrebbero portato ad un esito fatale. Chi l’avrebbe mai detto che qualche anno dopo sarebbe morto di tutt’altro?
Spero per tutta la tua famiglia che questi episodi non succedano più e che il tuo papà possa continuare in salute, dimenticando in fretta questa brutta esperienza. A te un forte abbraccio e un grazie per la tua testimonianza di coraggio e speranza!
Buona giornata 😉
Patrizia VR
Mamma mia… ti abbraccio forte O_O
Ciao, ero passata per vedere se avevi scritto qualcosa sulal tua prima lezione di Qi Gong ed invece trovo tutt’altro post.
Mi dispiace davvero, so che è facile a dirsi ma difficile a farsi, ma cerca di non pensare a cosa sarebbe potuto accadere se non foste arrivate in quel momento da tuo padre. L’importante è che gli esami abbiano dato esito negativo.
Un abbraccio
Claudia
Buongiorno Wolkerina…sono dispiaciuta per quanto accaduto, immagino cosa tu abbia provato in quegli attimi e cosa tu possa provare a ripensarci (forse quello che si prova a ripensarci è ancora più forte, perché nell’immediatezza delle cose siamo spesso frastornati ed ovattati)…a me è successa un episodio simile circa due anni fa con il mio babbo…quando “l’ha portato via l’ambulanza” ho pensato che non l’avrei più rivisto vivo…ed invece siamo ancora qua…ripensare oggi a quel giorno fa ancora male…ma ho pensato e cercato di trarne il positivo: avrei sfruttato questo tempo in più, per me un regalo, per fare e dirgli tutto quello che non ero mai stata capace di esternare! Ti abbraccio forte forte. Chiara
ci credo. ma stai tranquilla, lo sai che è la cosa migliore che puoi fare per lui, stare calma, andrà tutto bene…
Non sai come ti capisco! In tutto e per tutto, soprattutto come sia difficile tornare a casa e “resettare”. Hai sempre la testa con lui e vorresti essere con lui… Stai serena, per quanto possibile, anche se so che non è per niente facile. Un abbraccio enorme.
Capisco la tua preoccupazione, a volte questi episodi sono utili per prevenire patologie più importanti e quindi da approfondire meglio. “Non tutti i mali vengono per nuocere”…
Sempre con affetto.
Che spavento…certo vi hanno lasciate così in sospeso, ma meno male che c’eravate. Immagino il batticuore difficile da calmare, spaventi così restano nella testa per giorni e giorni…
Un abbraccio forte
Ti capisco perfettamente,immagino lo spavento….mi raccomando,facci sapere e un abbraccio grande cara:-)
ciao wolker, non pensare al peggio, pensa solo che voi come due angeli eravate lì per lui…
un abbraccio grande grande
Buon giorno cara. Spero Papà stia meglio….e per Te, oggi e domani, che il mio pensiero e il mio affetto Ti accompagnino….
Mi dispiace tantissimo. Ci sono delle volte in cui diventiamo noi i genitori dei nostri genitori, senza rendercene conto. Un abbraccio enorme con l’augurio che questo episodio sia stato solo un fulmine a ciel sereno. White
a tutti: grazie, grazie davvero per esserci! è vero non si è mai pronti, e la paura si sta stemperando vedendo come il mio babbo si comporta, come se nulla fosse accaduto: si sente bene e lo vediamo che sta bene!. Ci hanno comunque consigliato un ulteriore esame per indagare meglio quanto è successo, per il momento l’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un TIA (attacco ischemico transitorio)
a Patrizia: mi dispiace molto per tuo papà e per quello che avete passato.. grazie per il tuo racconto, è proprio vero, è inutile continuare ad avere pensieri funesti, certe cose non si possono controllare, la cosa più saggia è indagare fin dove è possibile per poter intervenire nel modo più adeguato, e per il resto continuare a vivere giorno per giorno con serenità e ottimismo.
a Rita: 🙂 ancora non so nulla, ma il tuo pensiero mi è caro!
Ma anche basta con sti colpi di paura deh… che ne hai già a sufficienza… L’importante è che si sia risolto dai. Un bacio.
so di che si tratta quando succede…un baci8 e in gamba!