L’amore cura
Post ad alto contenuto emotivo..
La terapia del 27 ha portato con sè un nuovo effetto. Il termine tecnico è disgeusia, in pratica per tre giorni ho un’alterazione del gusto e sono alla ricerca spasmodica di sapori sempre più forti che vadano ad oscurare almeno per un po’ quell’orrendo sapore in bocca.
Cercando in rete mi sono imbattuta in un post che parlava proprio di questo.
Sono rimasta senza fiato.
Perchè nel post non si parla di adulti ma di bambini. Bambini ricoverati in un reparto di oncologia pediatrica.
Chi scrive è una mamma che è stata catapultata in quello che lei chiama “il regno di Op“. Con uno stile diretto, senza sconti, trascina anche il lettore in quel mondo. E per un po’ si perdono tutti i riferimenti.
Per due giorni mi sono tenuta lontana dal suo blog, dicendomi che era giusto riservarmi letture più leggere, ma poi ci sono tornata e l’ho letto tutto il suo blog. E ho trovato forza, sofferenza, anime belle, stanchezza e sorrisi.
E poi ho scoperto che se c’è il dolore c’è sempre anche la speranza.
Il 17 e 18 febbraio la FIAGOP (Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica) organizza a Roma la “X giornata mondiale contro il Cancro Infantile“.
Dal 3 al 20 febbraio sarà attiva una raccolta fondi per finanziare il progetto “Supporto Psiconcologico in Pediatria – Sostieni i bambini e gli adolescenti colpiti da tumore e le loro famiglie”..
..perchè l’amore cura.
Sono andata a leggere il “regno di Op” e sinceramente l’ho letto tutto d’un fiato, sebbene la lettura tolga il respiro… è vero: davanti al dolore si scatena spesso una strana alchimia fatta di coraggio, tenacia, scoraggiamento e speranza, stanchezza e incredibile forza…
A te l’abbraccio di sempre e l’augurio di una buona domenica (se potessi ti farei assaggiare la torta di mele che ho appena sfornato, magari ti aiuterebbe un pò a migliorare i sapori…).
Qui sul lago di Garda siamo sommersi dalla neve…
Patrizia VR
adesso mi mangerei la tua torta più che volentieri, nei giorni scorsi ero alla ricerca disperata di cose salate e poco sane.. buona settimana a te
Grazie per avermi fatto scoprire questo blog meraviglioso e terribile. Conosco quella realtà, l’ho frequentata da volontaria, poi da medico, poi l’ho lasciata per un lavoro più tranquillo…troppo dolore, troppo per riuscire a lasciarlo fuori dalla porta quando torni a casa dai tuoi figli. Forse sono stata vigliacca, forse solo onesta con me stessa e i miei limiti. Ma sostenere queste realtà e gli eroi coraggiosi che per destino o per scelta si ritrovano a viverla…beh, è il minimo ! Grazie e spero che tu possa presto tornare a distinguere la carne dal pesce
anche saper riconoscere i propri limiti richiede coraggio.. son d’accordo con te, sostenere queste iniziative è davvero il minimo!
ciao wolker, ti lascio solo un abbraccio calda da una città tutta bianca. sei sempre nei miei pensieri, tigli
grazie tigli! ti abbraccio anch’io 🙂
ciao, ti seguo spesso, ho letto IL REGNO DI OP, blog che insegna ad amare la vita in tutte le sue piccole cose, come il TUO!!! GRAZIE WOLKER ❤ STEFANIA
Grazie a te Stefania!
Grazie mille Wolker per questo link. E’ una realtà che purtroppo io, mio marito e mio figlio abbiamo vissuto. Quando poi tutto finisce e quasi ti senti libera da questa prigionia terribile, guardi da fuori l’ospedale e ti sembra di sentire le grida delle persone ricoverate, grida che prima erano anche le tue. Da fuori però tutto sembra normale, maledettamente normale, e tu ormai sei inserito in questa realtà parallela, che solo chi ha provato capirà, da cui non uscirai mai più, ma che ti ha reso n qualche modo molto più consapevole della sofferenza.
Un abbraccio a te e atutte le famiglie “forzatamente isolate”.
White B.
è anche per questo che ho voluto mettere il link al blog, leggerlo secondo me può aiutare ad avvicinare questi due mondi paralleli.. un abbraccio
Wolky cara io mi rendo conto che sono una vigliacca ma a certe cose non ci posso pensare. Ho troppa paura anche solo di sfiorarle con la mente. Ripeto, sono una vigliacca schifosa ma non riesco proprio, ci sto troppo male.
non penso proprio sia vigliaccheria, ti stai proteggendo.. un abbraccio
Il problema dell’alterazione del gusto mi era stato spiegato alcuni anni fa da un giovane cugino di mio marito, il quale raccontava che aveva “imparato” a sentire il gusto del cibo “in gola”, perchè in bocca non sentiva altro che sapore “di metallo”.
Per quanto attiene il blog “il regno di Op”, anche io l’ho letto, d’un fiato, con il cuore a mille e davvero, non ci sono parole per tanta inumana sofferenza, dei piccoli e dei loro genitori che devono portare tale fardello. Buona notte Wolkerina, speriamo lo sia.
sentire il gusto in gola.. dovrò provare la prossima volta! Buonanotte Rita
sei una grandissima persona,ti abbraccio forte!
ma va là 🙂 un abbraccio
Un grande abbraccio! Ho iniziato a leggere…ho respirato a fondo, ma l’ho finito. Con calma mi aggiornerò ma è un’operazione da affrontare con il cuore, devo essere pronta!
Baci
Sì, hai ragione va letto con il cuore.. baci a te
Il problema dei tumori infantili mi colpisce molto, adesso non so se ce la farò a leggere il sito che hai linkato, ma presto lo farò.
Un abbraccio forte forte.
è quello che ha trattenuto me all’inizio, quando poi arriva il momento giusto val la pena coglierlo perché merita. Ti abbraccio
Che dire…a volte non ci sono commenti da fare…però, e sono sicura che non ti dispiacerà, approfitto del tuo blog per lanciare un’idea…quest’anno il mio bimbo più grande farà la Prima Comunione…e abbiamo pensato di ordinare, come bomboniere, le scatoline porta-confetti dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. Sono entrata, fortunatamente, solo una volta là dentro…erano quasi le una di notte…ma varcata la porta…abbiamo trovato tanti sorrisi…di operatori e volontari…con tanto di bolle di sapone…pennarelli…pupazzi colorati…per un attimo ci siamo dimenticati di trovarci in un ospedale… Grazie per questo tuo post… Da oggi per me avrà un posto speciale anche il Regno di OP! Un abbraccio. Chiara
grazie a te Chiara, ovvio che non mi dispiace, mi sembra che abbiate avuto un’ottima idea!
Wolk, è incredibile la coincidenza… Ho appena anch’io un post dove parlavo della FIAGOP, e mi è venuto in mente il blog Il regno di Op che un giorno ho letto perché segnalato da un’amica di quella mamma straordinaria che lo scrive, e di cui conoscevo la storia.
Ti abbraccio
eh eh, le coincidenze tra noi aumentano 🙂 ti abbraccio anch’io
Buongiorno cara. Nuova veste il Tuo blog? Che dire, “spartano” ma non meno “gradevole”. Ti mando un caro saluto e Ti confermo il mio impegno e la mia partecipazione per “l’amore cura”. Le ottime iniziative vanno sempre sostenute, ognuno per la propria parte, grande o piccola che sia.
grazie Rita! e per il blog sono ancora in fase migrante.. prima o poi mi fermerò!
Nonostante il freddo polare, Ti arrivi un mio caloroso abbraccio ed un costante pensiero, che sai essere particolarmente intensi da oggi e per i giorni a seguire…..quindi sempre!!
:-***
è capitato anche a me, nn x la chemio ma x la radioterapia. che sensazione orrenda, nn riuscivo più a sentire nulla, cucinare era un terno al lotto.
dopo qualche tempo è passato tutto ma la sensazione di estraneamento nn la dimentico più. coraggio
grazie Emily! per fortuna per adesso posso dire che dopo pochi giorni passa, e anche se so che è un effetto temporaneo è davvero una brutta sensazione ..
P.S. sai che ti seguo silenziosamente da tanto tanto tempo?